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Promuovere l’economia circolare, diffondere un atteggiamento rispettoso nei confronti degli oggetti e delle persone, sviluppare legami forti, senso di appartenenza e creare una comunità sostenibile partendo da noi e dal nostro territorio.
Avviare un servizio di riuso e rivitalizzazione di materiale durevole in ambito prevalentemente scolastico, coinvolgendo il territorio e facendo rete. Sviluppare iniziative di sensibilizzazione e formazione sul tema del riuso e dell’economia circolare. Ridurre le diseguaglianze e consentire anche ai meno abbienti di disporre di materiale scolastico durevole efficiente migliorando le opportunità di successo formativo.
Siamo un team di sei studenti che frequentano classi e corsi di studio diversi con un ideale comune: “CREARE UNA COMUNITA' SOSTENIBILE PARTENDO DA NOI E DAL NOSTRO TERRITORIO!”. Con questa visione nasce BLUE-STOCK una BCorp che intende promuovere l’economia circolare e la cultura del riuso e della condivisione con un approccio PROSUMER avviando nelle scuole due servizi di riuso di materiale scolastico durevole per contribuire a ridurre l’impatto ambientale che la produzione, la distribuzione e lo smaltimento di questi beni causano all’ambiente e per rispondere ai problemi sociali e di digital divide che l’attuale crisi sanitaria ha reso ancora più drammaticamente evidenti. Il servizio di BOOK-SHARING consiste in un’attività di intermediazione nello scambio di libri scolastici. La modalità di incentivazione e di sensibilizzazione al riuso che intendiamo utilizzare prevede il pagamento di una quota annuale di adesione al servizio associata allo scambio di UN LIBRO PER UN LIBRO. Una volta entrata nelle modalità abituali di procacciamento dei libri scolastici degli studenti dell’istituto, si attiverà così una forma intermediata di riuso dei libri che consentirà alle famiglie di ridurre notevolmente i costi per l’ottenimento dei libri di testo e contemporaneamente di aumentare il tempo di utilità dei libri riducendo di conseguenza il loro impatto sull’ambiente. Per compensare il nostro impatto ambientale comunque presente considerando la fase finale di smaltimento dei beni da noi trattati e anche per offrire un benefit agli studenti delle quinte e motivarli a lasciarci i loro libri, abbiamo contattato la ZeroCO2 impegnata nella riforestazione di alcune aree del pianeta contrassegnando con un QRcode ogni albero piantato consentendo in questo modo di tracciare il loro impegno. Abbiamo contattato la presidente di questa associazione che ha dimostrato entusiasmo al nostro progetto. Il servizio di TECH-SHARING si fonda su una forte rete di relazione, di responsabilità e di fiducia da creare e consolidare con le aziende del territorio dalle quali ritireremo i dispositivi elettronici a fine vita (per loro) che verranno ricondizionati e destinati al riuso. Per aumentare l’efficienza della rete di raccolta abbiamo avviato dei contatti con l’associazione Giacimenti Urbani che ha apprezzato la nostra iniziativa e ha dichiarato interesse a collaborare. I dispositivi elettronici raccolti dovranno essere sistemati e ricondizionati. Per quanto riguarda PC fissi e portatili, l’attività di ricondizionamento verrà svolta da studenti del nostro istituto che saranno formati all’installazione del software libero Linux da formatori dell’associazione PCOfficina che ha già informalmente offerto collaborazione nell’attività formativa da attivare a scuola come attività inserita in un percorso di PCTO. A fronte del pagamento di una quota annua di adesione al servizio di prestito e al versamento di una cauzione, i dispositivi informatici ricondizionati verranno noleggiati per tempi lunghi (l’intero anno scolastico o anche più anni) attivando una forma intermediata di riuso che consentirà agli studenti di disporre di dispositivi tecnologici efficienti a prezzi accessibili. Si tratta di un servizio estremamente utile anche ai fini dell’inclusione sociale considerando le esigenze crescenti delle famiglie di disporre di più dispositivi elettronici per consentire ai loro figli di partecipare a lezioni in modalità a distanza o a forme di didattica rovesciata (flipped classroom) e migliorare le opportunità di successo del loro percorso formativo. Per lo sviluppo della nostra BCorp abbiamo previsto tre fasi: FASE 1: una fase “pilot” di testing che riguarderà il servizio di BOOK SHARING che avvieremo nel mese di settembre di quest’anno. In questa fase sperimentale rinunceremo alla quota annua di adesione e di conseguenza ai nostri guadagni ma avremo l’opportunità di verificare sul campo i punti di forza e le criticità dell’attività di riuso e di farne tesoro per avviare in modo più efficiente la fase dell’implementazione operativa. Abbiamo avviato nel mese di maggio la campagna di sensibilizzazione con nostre visite alle aule virtuali per informare le classi e predisposto un modulo Google per raccogliere i dati degli studenti interessati ad aderire al servizio e a fornirci a settembre i loro libri di testo degli anni precedenti. Seguiranno comunicazioni alle famiglie inviate con la collaborazione della segreteria dell’istituto. FASE 2: Implementazione operativa. Questa seconda fase prenderà avvio nel mese di dicembre 2020 quando contatteremo le aziende per avviare anche il servizio di TECH-SHARING e perfezioneremo il servizio di BOOK-SHARING. In questa seconda fase sarà fondamentale implementare l’efficienza del portale web. FASE TRE: Scalabilità. Il passaggio successivo riguarderà l’ulteriore implementazione dell’infrastruttura Internet per attivare un modello di business simil eBay e creare una comunità del riuso di materiale scolastico online diffondendo il nostro modello nelle scuole della penisola. L’incentivazione al riuso motivata dal vantaggio che tutti i soggetti potranno avere sia in termini di risparmio di costi, che di creazione di relazioni, che di formazione (per gli studenti coinvolti nell’attività di ricondizionamento e nell’attività di gestione del servizio), che di consapevolezza di far parte di una comunità con ideali comuni ad elevato e tangibile impatto ambientale e sociale, potrà essere il volano per moltiplicare buone pratiche, sviluppare la cultura della circolarità e incentivare l’abitudine al riuso fino a raggiungere l’obiettivo ultimo del nostro progetto: “creare una comunità sostenibile partendo da noi e dal nostro territorio”. Concludiamo con uno sguardo ai potenziali COMPETITOR. Per quanto riguarda il servizio di BOOK-SHARING, esistono i rivenditori di libri usati come le librerie della catena Il Libraccio. Il loro modello di business è però diverso da quello che noi proponiamo. In base a indagini fondate su esperienze dirette di un numero significativo di studenti abbiamo verificato che tendenzialmente questi rivenditori acquistano i libri scolastici usati che si presentano in condizioni accettabili riconoscendo un prezzo pari al 15%-20% del prezzo di copertina con un possibile piccolo incremento di valutazione nel caso il cliente opti per ottenere in cambio un voucher per l’acquisto di libri presso la loro catena. Il pagamento avviene sempre dopo verifica dello stato e della possibilità di rivendita dei libri. I libri consegnati ma ritenuti non accettabili non vengono restituiti. Il nostro modello risulta notevolmente più vantaggioso per il cliente che potrà ottenere un libro per ogni libro lasciato in cambio pagando solo una quota di adesione al servizio. In caso di disponibilità di tutti i libri necessari per i corsi dell’anno scolastico i risparmi di costo per le famiglie saranno decisamente significativi. La possibilità di poter trovare tutti i libri diventerà un evento molto probabile quando l’utilità e la virtuosità del servizio verrà riconosciuta dalla maggior parte degli studenti (fase 3). Naturalmente dovremo condividere con i docenti la cultura del riuso per motivarli a contenere le nuove adozioni. Anche per il servizio di TECH-SHARING non esistono competitor diretti. All’interno di alcune università, ad esempio presso il Politecnico di Torino, studenti universitari svolgono servizi analoghi al nostro e ricondizionano installando il software Linux computer del Politecnico che poi riutilizzano sempre internamente al Politecnico. Nel nostro caso, offriremo un servizio analogo recuperando però i dispositivi elettronici presso aziende del territorio. I dispositivi saranno ricondizionati prevalentemente da studenti del Benini (che avranno l’opportunità di formarsi guidati da formatori di PCOfficina) e poi verranno offerti in prestito sempre a studenti del Benini con la possibilità di offrire eventuali eccedenze al territorio.
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1 | Capitale Sociale raccolto | 160 |
2 | Costi sostenuti | |
3 | Fatturato totale | |
4 | Utile (al netto dei costi) | |
5 | Prezzo prodotto/servizio | 20 |
6 | N.Pezzi venduti | |
7 | Break Even Point | 49 |
Autovalutazione degli impatti ambientali
Materie Prime | Produzione | Packaging | Utilizzo | Trasporto | Fine vita | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Produzione dei rifiuti | 2 | 4 | 5 | 0 | 1 | -1 |
2 | Inquinamento acqua, aria e suolo | 4 | 4 | 3 | 0 | 3 | 3 |
3 | Consumo del suolo | 4 | 3 | 3 | 0 | 0 | 3 |
4 | Cambiamenti climatici | 3 | 4 | 3 | 0 | 2 | -1 |
5 | Governance ambientale | 3 | 3 | 3 | 5 | 2 | 5 |
La produzione dei libri scolastici e dei dispositivi elettronici prevede un elevato consumo di materie prime e di energia ulteriormente aggravata dalle emissioni generate nella fase di estrazione delle materie prime. Il packaging, la distribuzione e poi lo smaltimento dei libri scolastici e degli strumenti informatici sono causa di un grande impatto ambientale dovuto alla produzione di CO2 e di rifiuti. La produzione di un libro, incluse le fasi di trasporto, comporta mediamente l'emissione di 7,5 Kg di Co2 a questa deve aggiungersi l’impatto causato dalla fase di smaltimento. Molto più impattante sull’ambiente la produzione di dispositivi elettronici. S i consideri infatti che per produrre un PC vengono emessi nell’ambiente di 1015 chilogrammi di CO2, pari a due auto che percorrono 3.200 chilometri di strada (fonte: wired.it), a questo si aggiunge il problema dei rifiuti elettronici nella fase di fine vita. In Europa ogni anno si producono oltre nove milioni di tonnellate di rifiuti elettronici e di questi soltanto un terzo sono trattati in modo corretto. Il resto dei rifiuti elettronici è smaltito in modo non sicuro dal punto di vista ambientale, o finisce per gonfiare discariche abusive sparse per tutto il Pianeta (fonte: convegno internazionale “RAEE: sei nazioni a confronto” Roma 11 giugno 2019).
• 4 - Qualità dell'educazione (disponibilità di libri e dispositivi informatici per lo studio migliorando il successo formativo) • 8 - Incentivare una crescita economica inclusiva (accesso a materiale scolastico a costi sostenibili per le famiglie, avvio di attività formative professionalizzanti sul ricondizionamento dei dispositivi informatici) • 10- Riduzione delle diseguaglianze consentendo di accedere a libri e a dispositivi informatici efficienti con poca spesa • 12- Produzione e Consumo responsabile attraverso le attività di sensibilizzazione alla cura dei propri materiali e al riuso • 15 - Proteggere l'ecosistema attraverso la riduzione delle materie prime consumate grazie all'allungamento del tempo di uso dei materiali riusati • 17- Partnership per raggiungere gli obiettivi (avvio di collaborazioni forti con il territorio)
Impresa
.Zeroenvironment.com
Consulenza in tema di economia circolare e collaborazione nel fare rete
Associazioni / no profit
PCOfficina.org
Collaborazione nella formazione di studenti per ricondizionare PC installando software liberi
Associazioni / no profit
GiacimentiUrbani.eu
Consulenza in tema di economia circolare e collaborazione nel fare rete
Impresa
ZeroCO2.com
Collaborazione nella sensibilizzazione sulla compensazione dell'impatto ambientale
Comune / Pubblica amministrazione
ISTITUTO VINCENZO BENINI
Partner attivo del progetto
1
POLITECNICO MILANO 30/1/2020 “L'applicazione dell'economia circolare nel settore dei prodotti monouso per il food & beverage"
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