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Liberare il Bellisario dalla plastica monouso, mantenendo la nostra identità di istituto per i servizi per la sanità e l'assistenza sociale
Realizzare la nostra esperienza di PCTO coinvolgendo i compagni e le compagne con disabilità in un progetto inclusivo.
La 3CSI dell'Istituto Bellisario, dopo una prima fase di sensibilizzazione e formazione sui temi ambientali, ha realizzato un progetto volto alla riduzione della plastica monouso mediante il coinvolgimento degli alunni e delle alunne diversamente abili. Considerata la quantità di plastica presente nella raccolta differenziata dovuta agli imballaggi delle merendine acquistate dai distributori automatici, si è deciso di proporre un'alternativa sana e plastic free. Vicino all'istituto c'è un supermercato presso il quale spesso si recano i compagni con disabilità per lo sviluppo delle autonomie e per imparare a gestire il denaro e a fare acquisti. Nel nostro progetto "Sensibili all'ambiente e inclusivi" si è deciso di coinvolgere questi compagni/e come riders. Nelle prime ore si decide cosa acquistare, (panini, focacce, brioches fresche non confezionate e incartate in semplici tovagliolini di carta); lo studente, accompagnato dal docente di sostegno, si reca al supermercato e provvede agli acquisti plastic free. Questo permette prima di tutto di approfondire la conoscenza tra compagni e migliora l’interazione. Valorizzando le differenze, tutti si sentono importanti, perché ci si impegna per un obiettivo comune: diminuire la plastica a scuola, ma anche ridurre le disuguaglianze, secondo gli obiettivi dell’agenda 2030.
Materiale di comunicazione e promozionale del progetto
Foto o screenshot degli articoli di giornale o giornalino scolastico relativi al progetto.
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Link alla pagina della scuola dove si parla del progetto o della partecipazione al B Free Plastic Challenge
File Attuale:
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Il pitch è accompagnato da slides e da un breve podcast finale.
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Costi di progetto, come si intendete affrontarli o si stanno affrontando, donazioni, vendita degli articoli o dei servizi, sponsor o finanziatori.
Il progetto può essere realizzato a costo zero appoggiandosi ai progetti di sviluppo delle autonomie.
Il dato più impressionante è il numero di sacchi dei rifiuti di plastica. Nei periodi di frequenza completa, la scuola produce dai 40 ai 50 sacchi alla settimana. I distributori automatici contengono merendine e snack confezionati in plastica. I cestini per la raccolta differenziata sono posizionati nei corridoi e questo spesso causa una cattiva modalità di differenziazione dei rifiuti nelle classi dove sono posizionati solo i cestini per il secco e per la carta e cartone. La nostra è una grande scuola dell’hinterland milanese che conta più di 1000 studenti. Non abbiamo un bar e così i distributori automatici sono la causa principale di rifiuti di plastica (bottigliette, bicchierini del caffè e imballaggi di merendine). Inoltre, l’anno prossimo si passerà alla settimana corta e questo allungherà la giornata scolastica. Aumenterà il consumo di merende e il bisogno di generi di conforto, possibilmente sani e plastic free.
La scuola fa già la raccolta differenziata. La carta che la scuola usa per stampe varie è carta riciclata. La scuola ha un sistema a turni per la raccolta dei rifiuti nel giardino e nei dintorni della scuola. La scuola organizza il fruit day in cui tutti i ragazzi sono invitati a portarsi un frutto per merenda da casa (senza involucri in plastica).
Nella scuola è presente moltissima plastica, proveniente soprattutto dalle macchinette. I bicchieri e i cucchiaini del caffè sono di plastica. La scuola utilizza troppa carta (verifiche, circolari, fotocopie, schemi ecc...). Nella scuola non c'è un bar. Nella scuola i cestini per la plastica sono fuori dalle aule, posizionati nei corridoi e questo inibisce la raccolta differenziata.
Si potrebbero sostituire i bicchieri di plastica, i cucchiaini, ecc... con delle alternative ecologiche (il gestore dei distributori è disponibile a parlarne per l'anno prossimo) La scuola ha messo già a disposizione la vendita delle borracce da incoraggiare. Si potrebbero utilizzare sempre più i pc per compiti ecc.. Di fronte alla scuola è presente un supermercato dove si potrebbe reperire prodotti freschi (brioche, panini, pizzette e focacce) rigorosamente avvolti in carta e plastic free invece che comprarli dalle macchinette dove sono confezionati in involucri in plastica. I compagni diversamente abili svolgono progetti di sviluppo dell'autonomia che li portano ad uscire da scuola per imparare a fare acquisti e a gestire il denaro; potrebbero acquistare per la classe i prodotti di conforto plastic free dal supermercato di fronte alla scuola. L'interazione tra compagni migliorerebbe l'inclusione.
Giornate più lunghe a scuola a partire dal prossimo anno scolastico per il passaggio alla settimana corta; questo potrebbe determinare un incremento dei consumi nella scuola e quindi la creazione di più rifiuti.
Buone pratiche
Rider in azione
Un compagno diversamente abile raccoglie le richieste di panini e di focacce all'interno della classe; si reca accompagnato dal docente di sostegno al supermercato, compra quanto richiesto e si assicura che tutto sia incartato e non confezionato in plastica; paga con i soldi raccolti in classe e riporta i prodotti acquistati ai compagni che li avevano richiesti.
Classe
2
circa 20 confezioni di merendine per classe
Buone pratiche
Riders in azione su più classi
Ampliare l'azione e allargarla ad altre classi
Studenti e alunni
2
Il progetto mira alla riduzione della plastica all'interno dell'istituto perseguendo gli obiettivi dell'Agenda 2030 perchè: -sensibilizza l'intera comunità scolastica alle tematiche ambientali; -riduce lo smaltimento di plastica degli imballaggi delle merendine; -migliora la qualità dei cibi consumati nella giornata scolastica; -migliora l’integrazione tra gli alunni; -migliora le competenze negli acquisti in autonomia e nell’uso funzionale del denaro negli alunni diversamente abili.
Impresa
Conad
Supermercato nelle vicinanze della scuola
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